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Bertelli


Il sergente Carlo Bertelli comandava il distaccamento di 12 bersaglieri accasermato sul lungomare di Vallecrosia e adibito al compito di sorveglianza del tratto di costa compreso tra il bunker a est del rio Rattaconigli e quello in prossimità della foce del torrente Nervia.

Il reggimento del sergente Bertelli, nell’estate del ‘44, giunse a Sanremo a piedi da Savona, dopo 4 notti di marce forzate, e in parte posizionato sulle alture di Coldirodi, dove rimpiazzò un reparto di SS italiane.

Successivamente il reparto fu schierato nell’area di prima retrovia del fronte e ospitato per breve tempo in una villa signorile tra Ospedaletti e Bordighera (vedi foto).
Il plotone del sgt. Bertelli venne inviato a presidiare il caposaldo in Collasgarba. (vedi foto).

Per la costruzione della trincea a difesa della postazione dotata di cannone anticarro (vedi foto), vennero impiegati operai della TODT, tra i quali i fratelli Biancheri di Bordighera.

Il bersagliere ritratto nella foto accanto al cannone anticarro, è il nipote della medaglia d’oro al valore militare Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini.

Con i fratelli Biancheri il sgt. Bertelli esternò cautamente i sentimenti di disapprovazione della condotta della guerra.

I fratelli Biancheri favorirono l’incontro del sgt. Bertelli con il dr. Salvatore Marchesi, membro di rilievo della Resistenza ligure.

Gli incontri con il dr. Marchesi avvenivano in un albergo sulla via Romana a Bordighera, dove, tra l’altro, il sgt. Bertelli collaborò alla stesura di alcuni volantini inneggianti alla fine della guerra ed esortanti alla diserzione, che furono clandestinamente lasciati nei locali e nei luoghi frequentati dalle truppe.

Con la collaborazione del sgt. Bertelli poterono realizzarsi i collegamenti clandestini via mare da e per la Francia liberata, effettuati dal Gruppo Sbarchi di Vallecrosia.

La foto con i bersaglieri e alcuni sottufficiali tedeschi è stata scattata il 14 dicembre 1944. Lo stesso giorno salpò da Vallecrosia la spedizione Kahneman per la vicina Francia liberata.

Il sgt. Bertelli cercò inutilmente di dissuadere i fratelli Biancheri dal voler raggiungere i famigliari a Bordighera, essi furono catturati durante un rastrellamento e successivamente passati per le armi a Ventimiglia.(vedi “Gruppo Sbarchi Vallecrosia”)

Il 24 aprile ‘45 con il suo reparto rifiutò l’ordine di ripiegare e raggiunse i partigiani con i quali tentò inutilmente di sopraffare i militari tedeschi incaricati di far saltare il ponte sul Nervia.




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