Con la formazione dei borghi arroccati nell'Alto Medioevo cominciarono a svilupparsi figure come il tagliapietre e lo scalpellino, iniziò insomma un vero e proprio “artigianato della pietra”.
Nel Quattrocento un certo miglioramento delle condizioni economiche nel Ponente Ligure diede un grande impulso alla realizzazione di nuove costruzioni: chiese, edifici civili, palazzi nobiliari. Aumentò quindi la domanda di manodopera specializzata nella lavorazione ma anche nella decorazione della pietra.
La valle ligure della Giara, racchiusa fra il Monte Prearba e il Monte Carpasina, ospita i magnifici borghi di Rezzo, Lavina e Cenova: quest'ultima località è nota soprattutto per i maestri lapicidi di Cènova dove nacquero intere generazioni di lapicidi attivi fra il XV e il XVI sec. e dove fiorì la così detta “Scuola di pica pietre” che con tecnica paesana unì ad elementi decorativi di ispirazione classica i ricordi medievali e popolareschi.